MOSIS
MOVIMENTO SINDACALE SICUREZZA
IL SINDACATO DI POLIZIA CHE ESALTA LE PERIFERIE
Al Consiglio Regionale della Campania
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Proposta di Disegno di Legge
(Prot. Mosis 1023/01-23 del 23 ottobre 2023, Rif. Doc. 009.1911/08 s.p. del 20 gennaio 2011)
"Intervento a supporto del sistema integrato sicurezza - Istituzione capitolo di spesa per la compartecipazione economica della Regione Campania ai fondi speciali tenuti presso le Prefetture della Campania per l’operatività dei Patti per la Sicurezza”
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Illustrissimi Onorevoli Consiglieri Regionali,
la presente proposta di disegno di legge si prefigge di intervenire economicamente nel cosiddetto “Sistema Integrato Sicurezza” e in un’ottica di sinergia inter-istituzionale, in virtù del principio di sussidiarietà, per quando di competenza, eliminare e minimizzare le cause che abbassano i livelli di operatività del sistema e dei soggetti deputati al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica; in sostanza una solidale partecipazione economica “ ai “Fondi Speciali” tenuti o da istituire presso le Prefetture per dare maggiore dinamicità alle determinazioni raggiunte dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dai Prefetti, sentiti i Sindaci, questi ultimi sempre impegnati a richiedere maggior sicurezza per le popolazioni che rappresentano.
Risorse economiche “Regionali” aggiuntive da destinare ai “FONDI SPECIALI” specificatamente previsti nei “Patti territoriali per la Sicurezza” che possono essere adottati in tutto il territorio regionale a seguito di una accordo nazionale raggiunto dal Ministero dell'Interno per il Governo e "ANCI" in rappresentanza delle autonomie locali, in data 20 marzo 2007; risorse che rappresenterebbero finalmente una scelta oculata nelle politiche per la sicurezza ed un chiaro segnale di solidarietà istituzionale che dilata la valenza di un accordo quadro (patti) che rappresentano uno strumento di solidarietà tra Stato ed enti locali, finalizzato all’azione di contrasto alla criminalità e ai reati in genere contro il patrimonio e la persona.
In tale ottica, pensiamo si possa inserire l’impegno del Consiglio Regionale della Campania a beneficio dei Sindaci, col certo apprezzamento degli UTG e delle autorità provinciali di PS che, con le predette risorse, potrebbero dilatare le loro indiscusse capacità manageriali nella gestione delle politiche per la Sicurezza.
Nel panorama dei soggetti istituzionali concorrenti al mantenimento dei livelli di sicurezza urbana, non può quindi mancare il Consiglio Regionale della Campania o con questa norma regionale o col semplice stanziamento economico su un “Fondo Speciale Regionale da destinare ai Fondi Speciali tenuti presso le Prefetture”, che potenzierebbe l’effetto positivo dei “Patti” e tramite i Presidenti di Provincia (art. 20 l. 121/81) cooperare e supportare i Sindaci per interventi che spesso sono necessari su ambiti intercomunali.
L’esperienza riscontata sul territorio nazionale, conclama la positività di ogni singolo “Patto territoriale” in quanto essi stabiliscono percorsi non più alternativi, ma innovativi nella gestione delle risorse da impiegare in interventi utili al mantenimento di livelli di sicurezza, assicurandone un livello ottimale e comunque migliore – uniforme - in ogni angolo del territorio, perché danno la possibilità ai sindaci, attraverso la previsione di “Gruppi lavoro” che collaborano col “Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica” , di disporre in autonomia, risorse da impiegare in specifiche tematiche di carattere locale.
L’apporto della Regione Campania, può avvenire anche con minimo stanziamento nel bilancio pluriennale che, rispetto l’irrisorietà dell’impegno di spesa, assicurerebbe enorme vigore alle attività di sviluppo in attività di contrasto alla criminalità comune e/o organizzata.
Non poche inoltre, sono le possibilità di rivalutare il patrimonio immobiliare e i beni confiscati alla mafia, dagli investimenti immobiliari all’affidamento del patrimonio direttamente agli enti locali per incrementare la quota di partecipazione dei “fondi speciali”. Un sistema innovativo consentirebbe una volta introitato il patrimonio sottratto all’economia di una regione alle mafie, di mantenerne la proprietà senza alienarlo o di gestirlo per investimenti di scopo sociale o di lucro da destinare alla “Sicurezza delle città e delle persone”.
In maniera molto più semplice, la costituzione di “fondi” a seguito dei patti “territoriali” per la Sicurezza, consente una maggiore autonomia operativa alle forze dell’ordine, sentiti i Sindaci e coordinati dal prefetto.
La presente norma è ossequiosa di tutte le leggi che oggi “riservano” la materia “Sicurezza pubblica o ordine pubblico” alle istituzioni nazionali e quindi al Ministero dell’Interno ed in sede locale a Prefetti e Questori, ognuno per le proprie competenze.
Le risorse destinate ai fondi speciali, ad esempio possono essere utilizzate:
Il tutto, tramite il presente articolato che individua destinazione e modalità di distribuzione delle risorse, lasciando l’autonomia decisionale ai territori, rispettando la potestà delle istituzioni preposte al mantenimento dell’ordine e la sicurezza pubblica di cui all’articolo 20 della legge 121/81.
Benché si tratta di poche risorse, la proiezione per le provincie campane si attesta a somme congrue, non poche se consideriamo che Questure di classi minori usufruiscono circa tra le 4500/5000 ore mensili, cioè circa 60.000 € mensili per far fronte a tutte le esigenze operative straordinarie di tutta una provincia.
In conclusione, queste risorse, in aggiunta a quelle che lo Stato centrale può mettere a disposizione e a quelle “CERTE” che sborsano i sindaci nel sottoscrivere i “Patti”, possono dare vigore alle politiche pubbliche per la Sicurezza delle nostre città e con poche risorse, riuscire a liberarne altre riducendo costi ed aumentando i benefici per la collettività.
Da qui la denominazione di questa proposta di disegno di legge che abbiamo voluto definire come una “LEVA DI ARCHIMEDE” applicata al sistema sicurezza.
Benché il MOSIS è sostenitore che sia indispensabile ipotizzare seriamente di come unificare le forze di Polizia, consapevole che per l’argomento ancora i tempi potrebbero non essere maturi, ci auspichiamo almeno che una maggiore sinergia istituzionale possa uniformare le azioni e amalgamare l’organizzazione gli aspetti strumentali e strutturali delle istituzioni preposte al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica.
Il prestigioso e indimenticabile Capo della Polizia Antonio Manganelli ad un convegno inserito nel contesto congressuale di un Sindacato di Polizia disse: prima di parlare di unificare le forze di Polizia, cerchiamo di far funzionare l’apparato e quello che abbiamo (sono i miei ricordi, probabilmente non riproducono fedelmente le parole, ma di certo quello era il significato).
L’argomento “Sicurezza” ampiamente trattato alla S.N.A evidenzia come non mancano in sede didattica, elaborati come ad esempio studi del 2017 che mettono a nudo criticità che questa OO.SS. ha evidenziato nel 2012 ed ancora prima, rendendo questa proposta necessaria ad ottimizzare interventi per elevare i livelli di efficienza, efficacia ed economicità del “Sistema Integrato Sicurezza” e dare una mano ai Sindaci, sempre di più primo interfaccia istituzionale per i cittadini anche per la loro quotidiana sicurezza.
- Fine relazione -
Proposta di Disegno di Legge
Articolo 1
Finalità
La Regione Campania in un’ottica di sinergia istituzionale per il mantenimento e/o l’innalzamento dei livelli di sicurezza pubblica e sociale, al fine di incentivare la collaborazione tra Regione Campania, Prefetture ed enti locali, istituisce il “Fondo Speciale Regionale di compartecipazione ai fondi speciali per la sicurezza” istituiti nelle varie province siciliane e tenuti presso le prefetture.
Articolo 2
Impegno di spesa pluriennale
La Regione Campania ascrive in apposito capitolo del bilancio pluriennale la somma di € 2.302.000.
Articolo 3
Distribuzione del fondo speciale regionale
Ad inizio di ogni esercizio finanziario, il fondo viene destinato alle prefetture della Calabria col seguente criterio:
Articolo 4
Attribuzione della quota parte di fondo regionale
al fondo speciale presso le prefetture
Articolo 5
Residuo annuo del fondo
La Regione Campania destina le risorse residue non impegnate di ogni esercizio finanziario annuale, ad interventi per il miglioramento dei servizi di prevenzione per i reati ambientali, a seguito di progetti provenienti direttamente dagli enti locali.
Articolo 6
Norma finale
1. La presente legge sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale della Regione Calabria ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione.
2. E’ fatto obbligo a chiunque spetti, di osservarla e di farla osservare come legge della Regione.
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